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mercoledì 1 agosto 2012

CULTURA - OPEN DAYS E NUOVI FINANZIAMENTI AL PARCO ARCHEOLOGICO DI SATURO


L’archeologia torna a far parlare di se come occasione  di speranza e di riscatto di una martoriata terra come la nostra. Storia di un popolo, il nostro, quello Lacedemone, e del suo fiero condottiero, l’ecista (fondatore di città), Falanto, cui il mito assegna la fondazione di una straordinaria “polis”, Taranto, in un luogo che gli era stato indicato dagli Dei, da Apollo, per vaticinio del suo Oracolo di Delfi. In un luogo, in riva allo Ionio, la cui bellezza, aveva affascinato gli arditi marinai micenei qualche secolo prima, e in un territorio che a Falanto dovette sembrare creato da un sortilegio divino dalla spuma del mare. E, in questo territorio, una perla: l’antica Saturo. Il sito, di circa sei ettari, strappato con fatica alle colate di cemento, è diventato Parco Archeologico da oltre un decennio, vivendo, tuttavia, di vita grama, con evidenze archeologiche in gran parte da scoprire e gravemente violentato da vandali e tombaroli, fino all’altro ieri. Quando, cioè, grazie alla dedizione e alla fatica di una Cooperativa di archeologi, la Polisviluppo, coraggiosamente scelta dall'Amministrazione Comunale di Leporano, è rientrato a pieno titolo nel Polo Museale d’Eccellenza del Mezzogiorno d’Italia. In realtà, parte attiva, in questo prestigioso riconoscimento, lo hanno avuto la Soprintendenza Archeologica e  l’ex Direttore Regionale ai Beni Culturali, Architetto Ruggero Martines, che aveva voluto visitare il Parco, invitato direttamente dalla Polisviluppo, restando, a sua volta abbagliato dalla inusitata bellezza dei luoghi e dal suo spessore storico e culturale, tanto da mediare la collaborazione tra l’agenzia nazionale Invitalia e la Cooperativa stessa, incaricata di realizzare un progetto di pre-fattibilità per il recupero integrale dell’area archeologica, che ha permesso, nei fatti, al Parco di Saturo di rientrare a pieno titolo tra i Poli Museali d’Eccellenza. Una bella storia, non c’è che dire, come nei più bei film di Disney e che potrebbe portare a risultati ancora più clamorosi. Il Parco di Saturo potrebbe, infatti, essere totalmente recuperato strutturalmente, finendo per diventare una risorsa per una provincia che sta vivendo proprio in questo periodo ore drammatiche per il sequestro di gran parte del IV Centro Siderurgico e che  potrebbe trovare nei beni culturali il fulcro per una nuova economia in grado di creare nuovi posti di lavoro  e accendere un barlume di speranza ai tanti laureati in questa disciplina. Un lavoro lungo e sofferto, ma che potrebbe premiare l’opera di una Cooperativa, la Polisviluppo, che ha patito (tanto) e gioito (poco) insieme a quest’area archeologica, per circa sette anni, facendola divenire punto di riferimento regionale per scuole e turisti.  Invitalia, mediante l’opera attenta e scrupolosa del MIbac e della Soprintendenza Archeologica di Taranto, potrebbe regalare, dunque, una nuova e preziosissima area archeologica all’intera provincia di Taranto, mettendo nelle condizioni la Polisviluppo, finalmente, di lavorare non solo con le idee e la professionalità, ma sostenuta anche da servizi di accoglienza funzionanti e adeguati ai tanti progetti che la cooperativa ha in cantiere. E a conferma che, finalmente, si è imboccata la strada giusta, la notizia, di qualche giorno fa, che per l’area archeologica di Saturo, la Regione Puglia ha approvato un progetto proposto dalla Cooperativa Polisviluppo per il potenziamento turistico del Parco. Esso, il Parco archeologico di Saturo, entra a far parte, ufficialmente, dei Laboratori Urbani finanziati dalla Regione Puglia, e, precisamente, da Bollenti Spiriti, con un progetto totalmente ideato e sviluppato dalla Polisviluppo: all’interno dell’area parco, in sostanza, sorgerà a breve un “ArkeoGiochi”, un vero e proprio parco giochi del mondo antico, destinato al turismo scolastico e non solo. Ma presto se ne saprà di più, vista l’importanza che la Regione Puglia ha dato all’idea. Nel frattempo continuano le visite guidate gratuite al Parco Saturo, curate sempre dalla Cooperativa Polisviluppo, che ha aderito all’iniziativa regionale di promozione del territorio pugliese, denominata “Open Days”, ideata da Puglia-promozione.  Si tratta di un’occasione davvero importante per conoscere le nostre radici, per ascoltare e riappropriarci della nostra storia, quella che, a tendere l’orecchio, si può sentire da ogni singola pietra di Saturo, sullo sfondo dei tramonti purpurei del nostro mare e di una macchia mediterranea ancora rigogliosa. Ogni sabato sera, dunque, dalle ore 18:00 alle ore 21:00, immergiamoci nel nostro passato e, sicuramente, sarà possibile ancora intravvedere il corruscare dei cimieri e lo scintillio delle corazze dei nostri antenati achei. In attesa dei nuovi finanziamenti in arrivo, l’orgoglio di una cooperativa di archeologi poco avvezzi al denaro, ma tanto alla professionalità, alla  tutela ed alla passione per l’archeologia, la storia e la cultura.

di Gianluca Guastella - Coop. Polisviluppo

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