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Giuseppe Acierno, probabile nuovo Amministratore di AdP. |
Il 25 marzo ci sarà l’insediamento del nuovo Amministratore
Unico di Aeroporti di Puglia SpA. che, salvo ripensamenti dell'ultim'ora, sarà un brindisino (Giuseppe Acierno - ndr) , giusto per sgombrare il
campo da equivoci e illusioni. Sicuramente la CCIAA di Taranto, nella persona
del presidente Luigi Sportelli (o chi per lui) sarà presente (è pur sempre il
2° azionista di AdP dopo la Regione Puglia), mi chiedo se non fosse il caso di
creare un “nuovo inizio” e consegnare al nuovo Amm. Unico di AdP (assieme al
“Documento d’Intenti che custodisce Sportelli), un promemoria da donargli per
renderlo edotto in alcuni concetti, tipo riattivazione dell’Aeroporto di
Taranto:
1. Cercare nelle consegne lasciate da Domenico Di
Paola se compaiono i € 5 milioni stanziati dalla CEE per l’attivazione delle
rotte da Taranto per Roma e Milano (Di Paola nel 2010 disse che poteva anche
raddoppiarli);
2. Controllare se tutte le spese dichiarate nei
vari bilanci di AdP per l’aeroporto di Taranto siano state effettivamente
eseguite, in virtù del fatto che più volte AdP ha dichiarato “indecente” lo scalo
che loro stessi gestivano;
3. Verificare se vi siano tutte le strutture e le
procedure affinché possano partire dallo scalo di Taranto i vettori cargo,
visto che l’aeroporto viene definito nell’ultimo Piano Regionale Trasporti (di
per se illegittimo), aeroporto cargo e charter, doganale e comunitario;
4. Recepire, visto che AdP è una società
controllata dalla Regione Puglia al 94,4%, le disposizioni del Consiglio
Regionale che nel settembre 2011 ha imposto ad Adp (tramite la Giunta
regionale) “…di valorizzare
l'infrastruttura aeroportuale di Taranto predisponendola anche ai voli civili”;
5. Spostare la base ONU per gli aiuti umanitari
nel mondo da Brindisi a Taranto, visto che trattasi di voli cargo;
6. Prendere in considerazione, visto che AdP è una
spa e deve fare utili, l’attivazione di nuove rotte (anche alternative a Bari a
Brindisi) da Taranto per attirare l’utenza lucana e dell’alta Calabria, regioni
che, vedi la Basilicata, sta spostando le sue attenzioni su Salerno;
7. Rivedere tutti gli adempimenti, servizi previsti
dalle norme di legge e quant’altro per giustificare la gestione dello scalo di
Taranto, perché non vengano più a verificarsi le …anomalie (vedi dirottamenti,
sovrapprezzi etc…).
Questi sono solo alcuni punti, ma essenziali,
per mettere in chiaro che Taranto (unita e compatta) non tollererà più
atteggiamenti discriminatori e bugie alcune veramente puerili, perché la
comunità ionica ha il diritto (innanzitutto alla mobilità sancita dalla
Costituzione Italiana) di crescere al pari di altri territori; sono le
infrastrutture che fanno grandi una città. Facciamo appello a tutti i tarantini (di tutti i partiti e
movimenti) di essere compatti e dimostrare che stando uniti si vince,
rivendicando i nostri sacrosanti diritti.
Mimmo De Padova
Coordinatore Movimento Aeroporto Taranto