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domenica 21 agosto 2011

COSA FARE a TARANTO - Itinerario del Mar Piccolo

Il Convento dei Battendieri.
L’abbraccio che il mare rivolge a Taranto è uno spettacolo unico che può essere compreso nella sua interezza solo guardandolo dall’alto e che è valso all'antica Taras l’appellativo di Città dei Due Mari. Da una parte il Mar Grande, affacciato al Golfo e separato da esso dalla punta di Capo San Vito e dalle isole di San Pietro e San Paolo (arcipelago delle Chèradi), dall’altra il Mar Piccolo, quasi una laguna che, collegata al mare aperto dal Canale navigabile e da quello di Porta Napoli, bagna la città dall'interno, fino alla sua estremità orientale. Se da un lato Mar Grande ha sempre ospitato avanposti militari a difesa del territorio, le sponde del Mar Piccolo, con i due seni a dargli la caratteristica forma ad occhiale, hanno visto celebrata, nei secoli, l’amenità dei suoi paesaggi incantati e fuori dal tempo. Nelle sue acque, commistione fra correnti marine e le dolci sorgenti sottomarine dei citri, vi si riversano i fiumi Galeso e Cervaro, a costituire uno scenario ideale per insediamenti di ogni epoca. E’ qui che ha luogo una delle visite guidate più interessanti del territorio. Un percorso storico e naturalistico di mezza o intera giornata, diurno, che è possibile anche personalizzare. L’edificio settecentesco di Villa Pantaleo (privata) annessa alla Masseria Cimino; la pineta del parco comunale Cimino affacciata sul mare; l’Oasi WWF della Palude La Vela, habitat di diverse e rare specie di uccelli migratori; il convento dei Battendieri (privato), con annessa chiesetta risalente al 1597; il complesso dei Santi Pietro e Andrea Marrese con annessa basilica; il parco del Galeso, le cui rive furono cantate da Orazio e Virgilio; l’acquedotto del Triglio con le sue spettacolari arcate, eretto da Carlo V nel XVI secolo e masseria La Penna (privata) con i suoi attrezzi legati alle produzioni agricole olearie e del grano. Infine il rientro in città dal terzo ponte di Taranto, l’imponente Aldo Moro che, come gli altri ponti della città, è più conosciuto dai tarantini col suo soprannome, ossia come ponte Punta Penna-Pizzone, dal nome delle vicine sponde (circa 500mt) sulle quali fu edificato (gli altri due sono il San Francesco da Paola e il Sant’Egidio da Taranto, entrambi conosciuti con il nome derivato dalle loro peculiarità: ponte Girevole e di Pietra). Per i tratti più distanti del percorso sarà necessario spostarsi con mezzi propri, per tutto il resto basteranno un paio di scarpe comode e un cappellino!

INFO e PRENOTAZIONI
Indirizzo: via Sant Andrea circummarpiccolo (clicca QUI per andare alla mappa). Clicca QUI per avere tutte le info utili a prenotare la tua escursione e per conoscere il resto dell’offerta turistico-culturale del territorio tarantino. 

« Quell'angolo di mondo più d'ogni altro m'allieta, là dove i mieli a gara con quelli del monte Imetto fannoe le olive quelle della virente Venafro eguagliano;dove Giove primavere regala, lunghe, e tiepidi inverni,e dove Aulone, caro pure a Bacco che tutto feconda, il liquor d'uva dei vitigni di Falerno non invidia affatto. »
(Quinto Orazio Flacco, Odi, II, 6, 10)

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