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giovedì 18 agosto 2011

CITTA' VECCHIA - Giro di boa a vele spiegate per l'Isola che Vogliamo

via Duomo ieri sera.
Quarta serata e quarto successo ieri per levento che ha riportato la luce nei meravigliosi e stretti vicoli del borgo antico di Taranto. Ancora migliaia di visitatori entusiasti per lIsola che Vogliamo, arricchita ieri dallo spettacolo teatrale di Enrico Messina, presentato dal Crest nellincantevole scenario del chiostro di Santa Chiara; dal pizzico di America portato sulle chianche del centro storico dal duo The Old Timers; dallarte di Davide Intelligente; dalla presentazione di Malafede, lultima fatica letteraria di Maurizio Cotrona introdotta da Giuliano Pavone; dalla musica dei Nottetempo e di Cosa; dalle mostre della Torre dellOrologio e del Cantiere Maggese; dal teatrino per i più piccoli e dalla contagiosa gioia dispensata dagli impagabili amici di Mister Sorriso. Quarto appuntamento che segna anche il giro di boa della manifestazione, con due riflessioni che sono il segno del suo grande successo: la prima è che non è più solo via Duomo a dare lidea delle presenze, tarantini e turisti stanno via via abbandonando i percorsi tracciati dalla Settimana Santa e sempre più amano addentrarsi alla scoperta di vicoli, slarghi e postierle meno battute, per lasciarsi appassionare dallirresistibile fascino dellIsola. Laltra è una conquista che leggi nei sorrisi e ascolti nei commenti della gente, unanimemente rapita dalla storia di quelle mura, dallatmosfera e dal desiderio che tutto questo sia solo un nuovo inizio per Taranto. Si tratta di un nuovo orgoglio che è chiaramente dovuto alla consapevolezza che quanto sta avvenendo è figlio dei tarantini. Niente stavolta è stato calato dallalto e niente lascia pensare che si tratti di un evento estemporaneo, magari creato per dare visibilità al politico di turno. Il risultato è che non cè spazioquesta volta per analisi in agrodolce o per la troppo ricorrente critica pessimistica ed è dolce, dolcissimo guardare ora a quella strada in salita con la voglia pazza di percorrerla fino in fondo.

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