La ghost bike per Lucio nell'uggiosa mattina di oggi nella foto di Giovanni Settanni. |
La ghost bike in memoria di Lucio Dione, investito con la sua bicicletta la notte di Giovedì Santo dello scorso anno, è tornata al suo posto. Lo ha fatto per mano dei The Howlers, il gruppo che, in nome dell'amico che non c'è più, continua a portarne avanti le battaglie di civiltà e vivibilità nella nostra città. L'iniziativa ieri è stata accompagnata da un flash mob organizzato proprio sul Ponte Girevole, il triste teatro di questa tragedia ancora difficile da accettare. Eravamo in tanti ieri sera, in bici e a piedi e ci saremmo stati anche col diluvio. Non è stato il solito giovedì dedicato al tour di Borgo e Isola, ma un giovedì di emozioni dove si è compiuta, ancora una volta, la durissima impresa di trasformare rabbia e dolore in energia. Oggi avrà inizio il processo che vede imputati per concorso in omicidio colposo i sette che erano a bordo della macchina che ha spazzato via Lucio. Il messaggio silenzioso e civile lanciato ieri è tanto chiaro quanto dirompente: giustizia e vivibilità, per Lucio e per Taranto.