A breve il sistema della mobilità di
Taranto potrebbe cambiare radicalmente volto. Lo studio Start dell’ing.
Tonti ha presentato la scorsa settimana, per conto del Comune, un progetto di
linee veloci per il collegamento del parcheggio di scambio in corso di
realizzazione in zona Cimino, col centro città (QUI trovi i dettagli del progetto). L’idea è quella di riservare via Principe Amedeo e via Generale Messina
al traffico dei bus navetta e, in via sperimentale, a quello delle biciclette,
escludendo le auto. L’istituzione di
queste direttrici, in andata e in ritorno, consentirà l’eliminazione di alcune
linee bus e l’ottimizzazione di altre che incroceranno i percorsi veloci. A
detta degli ideatori sarà proprio la riduzione delle strade percorse dai bus a
consentire il recupero dei posti auto soppressi in zone limitrofe, unitamente
all’impiego dei parcheggi del PalaMazzola, delle piazze Icco e Fadini e delle
aree della Marina Militare in dismissione. Dai
parcheggi di testata ci si aspetta in ogni caso una riduzione del traffico
veicolare in città, poiché ideati proprio per scambiare le auto con i mezzi
pubblici – con tariffe integrate posto auto-navetta - e, in futuro, anche con i
traghetti Amat (QUI trovi il Piano per la Mobilità Urbana dell'Amat). Nel parcheggio di Cimino, che intercetterà il flusso
proveniente da est, saranno realizzati 339 posti auto, 26 per moto e 17 per
bus; in quello dei Tamburi, che intercetterà i flussi in arrivo dalle statali
106 e 7 da Bari, sono previsti 266 posti auto, 45 per moto e 55 per bus. Le linee di bus veloci partiranno ogni 10
minuti l’una dall’altra, con riduzione a 5/7 minuti negli orari di maggior
utilizzo e raccoglieranno l’utenza anche durante il tragitto, calcolato in 22
minuti, sia in andata che in ritorno. In tutto si tratterà di 6 km
riservati esclusivamente ai bus e 2,5 alle biciclette, ma vediamo nel dettaglio
i due percorsi: andata da Cimino –
via Cesare Battisti fino alla svolta verso la Saram, raccordo Saram, via
Magnaghi, svolta in via Picenardi, via Cuniberti, via Acton (in corsia non
riservata) e svolta in via Generale Messina (tutta in corsia riservata), via
Falanto (non riservata), via Principe Amedeo (tutta in corsia riservata),
svolta in via De Cesare fino a corso Umberto e poi via Regina Margherita
(corsia non riservata). Ritorno dal
Borgo – via Regina Margherita, lungomare, via Massari (corsia non
riservata), via Principe Amedeo (in corsia riservata), svolta in via Millo, via
Cesare Battisti. La realizzazione dei parcheggi di testata sono già stati
finanziati coi fondi regionali stralcio del Piano strategico di Area Vasta,
mentre quest’ulteriore intervento, per un costo complessivo di 2,1 milioni è in
attesa di ammissione. Fra i lavori necessari, il rifacimento di marciapiedi e
strade, l’installazione di un sistema che consentirà ai semafori di leggere
l’arrivo dei bus, la segnaletica e le pensiline. Il Comune organizzerà una serie di incontri per condividere la proposta
con la città, sebbene i commercianti delle vie interessate alle linee
veloci, si siano già espressi in modo contrario, in ossequio alla logica
secondo la quale i problemi del commercio tarantino si risolvono solo col posto
auto davanti al negozio. Logica già manifestata qualche mese fa con la
proposta, per nulla condivisibile, di far tornare i parcheggi in piazza Maria
Immacolata. In realtà le esperienze delle città turistiche dimostrano che sono
proprio le isole pedonali e i percorsi ciclabili ad attrarre i visitatori nei
borghi, per cui salutiamo con favore la realizzazione della pista ciclabile e
la riduzione delle linee dei bus, sperando ci sia sempre più spazio per le
persone e sempre meno per le auto.