I fondali a sud delle isole
Cheradi conservano una ricca biodiversità e pertanto costituiscono un’area
privilegiata da promuovere, tutelare e preservare. Già nel 1969, grazie
all'impegno del Prof. Cosimo Sebastio e di altri ricercatori che siglarono un
protocollo d’intesa con la Provincia di Taranto, si istituì con atto formale il
"Parco marino delle Isole Cheradi", un sito con un' estensione di
quasi 8.000.000 m2, dove con il fattivo contributo della Marina
Militare, si vietava il transito, l'ancoraggio e la pesca. Il fine era quello
di costituire un’area marina protetta, una forma di tutela indispensabile per
avviare qualsiasi processo di rilancio ambientale, nonché un segnale di rara
lungimiranza da parte di tecnici e politici. A livello centrale però si era
ancora in assenza di una normativa sulle aree marine protette, e così dopo solo
un decennio, il parco marino delle isole Cheradi - protetto per diversi anni grazie
ai vincoli imposti dalle Autorità Militari - fu abolito con il D.P.C.M.
979/1979 che istituiva e regolamentava le aree marine e che, purtroppo,
escludeva le Isole Cheradi. All’indomani di quest’ultimo sfavorevole
provvedimento la questione delle isole Cheradi fu sostanzialmente messa da
parte. L’area marina-costiera
delle isole Cheradi rappresenta, per i
suoi aspetti naturalistici, una complessa e ben articolata combinazione di
habitat: il progetto di Vittorio Pollazzon di realizzare un cortometraggio didattico
dal titolo - “BLUCHERADI - un viaggio
alla scoperta dei fondali delle isole Cheradi” fotografa le specie dominanti che popolano questo angolo di mare, in cui la limpidezza dell’acqua, il clima
gradevole, la vegetazione rigogliosa e le coste rocciose completano un quadro di raro interesse
naturalistico. La ricchezza
delle specie ittiche e vegetali e la suggestiva conformazione dei fondo marino
rendono il documentario didattico un puntuale strumento di promozione turistica
nonché un compendio filmato per la didattica scolastica. Il progetto
video è in dirittura d’arrivo e sarà proposto al pubblico locale nel 2013 per
poi partecipare a festival e concorsi cinematografici di valenza nazionale ed
internazionale. Le riprese video subacquee sono curate da un’equipe di
MondoMare Underwater di Taranto. Blucheradi
non è solo un documentario: è un ventaglio di avvenimenti culturali legato alle
potenzialità del nostro mare ed in particolare delle isole Cheradi. Nell’ottica
di sensibilizzare l’opinione pubblica alla salvaguardia e tutela del Mar Jonio
che ancora conserva intatte le prospettive di un riscatto ambientale e
turistico, con il progetto BluCheradi, il dott. Vittorio Pollazzon intende
focalizzare l’attenzione sulle risorse “nascoste” delle isole Cheradi ponendole
al centro di un nutrito circuito di iniziative tra cui il cortometraggio
didattico, un convegno di studi ed una mostra fotografica.