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Il quarantenne Viola in una foto tratta dal Corgiorno dell'8 nov 2009. |
Il nostro percorso di recupero della memoria e delle
tradizioni tarantine conosce oggi un’importante tappa, quella dell’anniversario
della nascita di Cesare Giulio Viola. Grande
uomo di cultura, il Viola nacque nel 1886, 127 anni fa, dall’archeologo
galatinese Luigi Viola, a sua volta importante espressione della cultura
locale, in quanto fondatore del Museodi Taranto e autore di preziose scoperte quali la cinta muraria della
città, la Cripta del Redentore e la tavola nona dello Statuto municipale di Taranto.
Cesare Giulio si laurea in giurisprudenza e combatte nella I guerra mondiale.
Si trasferisce a Roma, dove la sua attività è molto intensa e varia: fertile
commediografo, sceneggiatore, critico teatrale, giornalista e collaboratore
della Rai. E' caporedattore della rivista Nuova
Antologia dal 1926 al 1931 e Presidente del Sindacato Autori Drammatici. Per oltre un trentennio, dagli anni Venti
in poi, è presente sulla scena teatrale e letteraria italiana, dando voce alle
inquietudini del periodo fra le due guerre. Inizia l'attività letteraria
con un volume di liriche apparso a Napoli nel 1909, dal titolo “L'altro volto
che ride”. Nel 1922 pubblica una raccolta di novelle intitolata
Capitoli e nel 1946 Perché?. Scrive tre romanzi: Pricò
(1924), Quinta classe (1955) e Pater. Il romanzo del lume a petrolio
(1958), dedicato alla memoria del padre Luigi.
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Il marmo commemorativo sui muri del Municipio. |
Bibliografia:
Cabrini Taranto,
EnciclopediaTreccani, Wikipedia