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lunedì 19 maggio 2014

CITTA' VECCHIA - Ex convento di San Domenico-Monteoliveto, l'offerta vincente è della Cisa

L'aggiudicazione non è ancora definitiva, si dovrà passare dal giudizio dell'Agenzia del Demanio, ma l'offerta è solida (300.000€), se si considera lo stato del pur prezioso manufatto, e la cosa sembra più che altro una formalità. Lo sapremo entro un mese. Il Seicentesco ex Convento di San Domenico-Monteoliveto, struttura a tre piani con grande cortile interno e affaccio impagabile sul mar Grande, passa in mano privata e senza la garanzia di alcun piano di fattibilità. Dovrebbe diventare un albergo e poteva andare senz'altro peggio. La soluzione, infatti, si presta alla vocazione turistica che la città pretende, ma certo il fatto che passi a una società come la Cisa SpA fa storcere il naso. Si tratta di una delle società che gestiscono i controversi e ambigui rifiuti campani, smaltendoli sul nostro territorio. Appalti milionari, spesso oggetto di indagini per intrecci con la camorra (leggi QUI e QUI le inchieste de L'Espresso e di Panorama). Il suo presidente, dal 1996, è Antonio Albanese, uomo partito dal settore immobiliare e ora socio di Marcegaglia, nonché re dei rifiuti con
discariche in tutta la Puglia (leggi QUI). Ora l'affare dell'ex convento di San Domenico e il possibile ingresso nel mondo della ricettività. Un settore sul quale, evidentemente, iniziano a credere in tanti, anche nella nostra città. Tanti, speriamo non troppi.


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