L'aeroporto di Taranto-Grottaglie. |
Ieri mattina si è riunita a Bari
la V Commissione regionale Trasporti alla presenza dell’ass. regionale al ramo
Minervini, dell’AD di Aeroporti di Puglia Di Paola,
della flotta di tarantini in regione composta dall’ass. al Bilancio Pelillo, dal presidente della stessa commissione Pentassuglia e dai consiglieri ionici, dei sindaci di
Grottaglie e Monteiasi e del vice-presidente della Provincia Carrieri. Inutile girarci intorno, il risultato è l’ennesima presa in giro per il
nostro territorio, che esce da questo incontro con: la promessa di un’indagine sui flussi che l’Arlotta muoverebbe per i
voli civili, la promessa dell’insediamento
di una scuola piloti e di un presidio della Protezione Civile con sede per gli
aerei spegni-incendi Canadair e la promessa
di dare nuovo impulso all’intermodalità porto-aeroporto (che in sé non
significa proprio nulla). Una sola la proposta concreta, che riguarda l’istituzione
dal 30 marzo di otto corse che collegheranno
Taranto agli scali di Bari e Brindisi con orari modulati su quelli di partenza
degli aerei. Di certo una comodità in mezzo ai mille disagi per raggiungere
il resto d’Italia, ma comunque un servizio che serve ad agevolare il passaggio
di denaro da Taranto verso i soliti noti. Se fatta davvero, l’indagine sul potenziale
bacino di utenza dell’Arlotta non sarebbe male (anche il personale della Marina Militare lunedì scorso ha espresso forte interesse per l'attivazione dello scalo ionico), ma ricordiamo che fu la stessa
AdP a parlare di 900.000 possibili passeggeri l’anno. E se anche vi fossero
dubbi a riguardo, basterebbe osservare le resistenze di Bari e Brindisi per
capire quanta economia muovano i tarantini… Però sarebbe un grave errore pensare
a Grottaglie solo come scalo locale, perché in realtà il
suo raggio d’azione abbraccia alta Calabria, Basilicata e bassa Campania,
tutte sprovviste di aeroporti e ricche di attività produttive e turistiche. Fa
grande rabbia pensare che in nome di
questo incontro, che doveva essere carico di conquiste, i nostri consiglieri
avevano ritirato un ordine del giorno per
il finanziamento di 1milione di euro per l’avvio dell'attività cargo e dei voli civili con Ryanair da Taranto-Grottaglie. Ma il problema è proprio lì e sta
in chi ci rappresenta, che sembra sempre più sensibile ai problemi degli altri
che a quelli di casa nostra. Ci parlano spesso di complementarietà fra le città
pugliesi, ma non si capisce perché i sacrifici debbano spettare sempre alla
seconda città della Puglia (vedi anche Università, infrastrutture e porto). Purtroppo
questo nulla di fatto non ci ha sorpreso per nulla, poiché ampiamente
annunciato dalle quanto mai tempestive dichiarazioni del direttore di AdP
Franchini di due giorni fa, in cui quasi diffidava i tarantini dal pretendere
qualcosa di più dei cargo (di cui peraltro non si vede neppure l’ombra). Considerate
poi che la discussione sull’Arlotta non era neanche stata inserita nell’ordine
del giorno dell’assemblea di ieri, ma solo a margine della stessa. A Taranto
però da qualche giorno abbiamo il “Tavolo della Mobilità”, volete mettere? È stato
istituito dalla Camera di Commercio per creare comunione di intenti in favore del
sistema trasportistico locale. Peccato che la
Camera di Commercio di Taranto sia il secondo azionista di Aeroporti di Puglia (vedi QUI) e se solo lo volesse davvero, avrebbe tutto il diritto di far valere la sua
posizione. Siamo pieni di intenti e tavoli di chi ancora non ha capito che ora i tarantini pretendono fatti. Usa i link presenti per i tuoi approfondimenti e per far sentire la tua voce con i nostri amministratori: a partecipare c'è più gusto, a guadagnarci è la tua città!