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giovedì 19 gennaio 2012

SVILUPPO - Le idee del Comune per l'utilizzo delle aree demaniali in dismissione

La locandina dell'incontro di ieri.
Ieri pomeriggio, presso il Salone degli Specchi di palazzo di Città, gli Enti locali, alla presenza di rappresentanti della Marina Militare, hanno presentato alcune idee progettuali messe a punto da giovani architetti tarantini per l’utilizzo delle aree demaniali in via di dismissione. Le proposte sono quattro. La prima è stata denominata “le corti di Taras” e riguarda l’area degli ex Baraccamenti Cattolica, cioè quella in cui insiste attualmente il parcheggio all’inizio di via di Palma angolo via Crispi, con tutti i locali annessi e non più utilizzati dalla Marina. L’idea prevede di realizzare un teatro per orchestra, sale polivalenti per attività ricreative e di studio e una biblioteca. I locali sono tutti da ristrutturare e qualcuno da riedificare. La seconda riguarda la realizzazione di una via pedonale e ciclabile che attraversi la città congiungendo i due parcheggi di scambio previsti a Cimino e Croce (leggi QUI il progetto approvato sulle due aree), con le assolute novità dell’attraversamento interno dell’Arsenale e della realizzazione di un piccolo ponte metallico sul canale navigabile. La ciclo-via è pensata per essere panoramica poiché sfrutterà l’intero affaccio sul Mar Piccolo e potrà candidarsi ai finanziamenti previsti col progetto europeo di mobilità sostenibile CY.RO.N.MED. L’affascinante prospettiva è quella di cambiare radicalmente la mobilità in una città che ha tutte le potenzialità per farlo, magari estendendo la rete ciclabile anche ad altre arterie principali, così come previsto nel progetto Tarantociclabile che potete leggere QUI. La terza idea progettuale ha come obiettivo quello di realizzare un Museo dell’Arsenale Militare presso i locali che dovevano essere adibiti a officine, con apertura di varchi lungo il Muraglione. Un’idea per la verità che replica il contenitore culturale già presente in Arsenale e visitabile solo su prenotazione (leggi QUI).  L’ultimo progetto riguarda l’utilizzo dei locali al I piano del Castello Aragonese dal lato del rivellino triangolare che dà su Mar Grande. Qui è prevista l’allocazione di un Museo della Storia Medievale di Taranto e gli uffici della Fondazione Michelagnoli. Ancora nessuna idea è stata invece presentata per l’Ospedale Militare di via Pitagora che, tanto per restare alle idee, noi vedremmo benissimo al servizio dell’Università quale campus e sede di laboratori scientifici. Ancor meglio se sarà realizzata la pista di cui si diceva, che lascerebbe immaginare un via vai di studenti su due ruote fra campus e facoltà sull’Isola... In definitiva le idee proposte ieri ci piacciono molto, siamo convinti che siano realizzabili e che possano contribuire realmente a mutare in meglio il volto e la vivibilità della città, ma la realtà dei fatti non va persa di vista e al momento dice che non c’è ancora l’acquisizione, da parte di Comune e Provincia, delle aree di cui si è discusso; che, come spesso accade, i progetti mancano di programmi di gestione (anche per grandi linee) atti a dare continuità agli stessi; che non vi è stata alcuna richiesta di finanziamento, se non una generica indagine sui canali da utilizzare per ottenerli e che, infine, non c’è il tempo per dar luogo ai progetti entro la fine della legislatura comunale prevista per il prossimo maggio. Per arrivare al nòcciolo, la conferenza di ieri si è limitata ad essere una mera dichiarazione d’intenti che, come tale, al momento si può configurare solo come programma per la campagna elettorale della giunta uscente. Ciò senza nulla togliere alla validità delle proposte avanzate, che mettono cultura e mobilità sostenibile al centro della vita pubblica, argomenti che dovranno segnare l’agenda politica di chiunque siederà da giugno a palazzo di Città. 

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