La locandina dell'incontro di ieri. |
Ieri
pomeriggio, presso il Salone degli Specchi di palazzo di Città, gli Enti locali, alla presenza di rappresentanti della Marina Militare, hanno presentato alcune idee progettuali messe a
punto da giovani architetti tarantini per l’utilizzo delle aree demaniali in
via di dismissione. Le proposte sono quattro. La prima è stata denominata “le
corti di Taras” e riguarda l’area degli ex
Baraccamenti Cattolica, cioè quella in cui insiste attualmente il
parcheggio all’inizio di via di Palma angolo via Crispi, con tutti i locali
annessi e non più utilizzati dalla Marina. L’idea prevede di realizzare un teatro per orchestra, sale polivalenti
per attività ricreative e di studio e una biblioteca. I locali sono tutti
da ristrutturare e qualcuno da riedificare. La seconda riguarda la
realizzazione di una via pedonale e
ciclabile che attraversi la città
congiungendo i due parcheggi di scambio previsti a Cimino e Croce (leggi QUI il
progetto approvato sulle due aree), con le assolute novità dell’attraversamento
interno dell’Arsenale e della realizzazione di un piccolo ponte metallico sul
canale navigabile. La ciclo-via è pensata per essere panoramica poiché
sfrutterà l’intero affaccio sul Mar Piccolo e potrà candidarsi ai finanziamenti
previsti col progetto europeo di mobilità sostenibile CY.RO.N.MED. L’affascinante prospettiva è quella di cambiare radicalmente la mobilità in una
città che ha tutte le potenzialità per farlo, magari estendendo la rete ciclabile
anche ad altre arterie principali, così come previsto nel progetto Tarantociclabile
che potete leggere QUI.
La terza idea progettuale ha come obiettivo quello di realizzare un Museo dell’Arsenale Militare presso i
locali che dovevano essere adibiti a officine, con apertura di varchi lungo il
Muraglione. Un’idea per la verità che replica il contenitore culturale già
presente in Arsenale e visitabile solo su prenotazione (leggi QUI).
L’ultimo progetto riguarda l’utilizzo
dei locali al I piano del Castello Aragonese dal lato del rivellino triangolare
che dà su Mar Grande. Qui è prevista l’allocazione di un Museo della Storia Medievale di Taranto e gli uffici della Fondazione
Michelagnoli. Ancora nessuna idea è stata invece presentata per l’Ospedale
Militare di via Pitagora che, tanto per restare alle idee, noi vedremmo benissimo
al servizio dell’Università quale campus e sede di laboratori scientifici. Ancor
meglio se sarà realizzata la pista di cui si diceva, che lascerebbe immaginare un
via vai di studenti su due ruote fra campus e facoltà sull’Isola... In
definitiva le idee proposte ieri ci piacciono molto, siamo convinti che siano
realizzabili e che possano contribuire realmente a mutare in meglio il volto e
la vivibilità della città, ma la realtà dei fatti non va persa di vista e al
momento dice che non c’è ancora l’acquisizione, da parte di Comune e Provincia,
delle aree di cui si è discusso; che, come spesso accade, i progetti mancano di
programmi di gestione (anche per grandi linee) atti a dare continuità agli
stessi; che non vi è stata alcuna richiesta di finanziamento, se non una
generica indagine sui canali da utilizzare per ottenerli e che, infine, non c’è
il tempo per dar luogo ai progetti entro la fine della legislatura comunale prevista
per il prossimo maggio. Per arrivare al nòcciolo, la conferenza di ieri si è
limitata ad essere una mera dichiarazione d’intenti che, come tale, al momento
si può configurare solo come programma per la campagna elettorale della giunta
uscente. Ciò senza nulla togliere alla validità delle proposte avanzate, che
mettono cultura e mobilità sostenibile al centro della vita pubblica, argomenti
che dovranno segnare l’agenda politica di chiunque siederà da giugno a palazzo
di Città.