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giovedì 10 maggio 2012

CULTURA - San Cataldo, storia e tradizione del Santo Patrono di Taranto


Statua di S. Cataldo.
In occasione dei festeggiamenti in onore di San Cataldo, Targato TA vi propone un tuffo fra storia e tradizione...
STORIA Cataldo Sambriak nasce a Canty, in Irlanda, all’inizio del VII secolo da una famiglia divenuta fervente cattolica a seguito dell’imponente opera di evangelizzazione di San Patrizio. Dopo essere stato professore universitario e poi monaco e abate a Lismore, viene imprigionato con l’accusa di magìa per aver resuscitato due bambini. Liberato grazie all’intercessione di due Angeli che apparvero in sogno al re del Munster, diviene Vescovo di Rachau. Durante un pellegrinaggio in Terra Santa viene invitato da alcuni tarantini a governare la loro diocesi in preda al paganesimo. Secondo la leggenda fu lo stesso Signore ad indicargli Taranto con l’invio di un Angelo. Così, di ritorno dal viaggio, vi si ferma e, constatata la situazione, decide di trasferirvisi operando nella popolazione diverse guarigioni miracolose. Si dice che arrestò una terribile tempesta gettando in Mar Grande il suo anello, da cui originò una sorgente d’acqua dolce, tuttora nota come Anello di San Cataldo. San Cataldo muore a Taranto l’8 marzo del 685 e viene sepolto, per suo volere, nell’allora duomo di San Giovanni in Galilea, poi distrutto dai Saraceni nel 927. Il 10 maggio del 1071, durante i lavori di ricostruzione del tempio, il corpo del Santo viene ritrovato in un’urna di marmo, avvolta in abiti pontificali e con una croce dorata sul petto con incisa la parola CATALDUS: i tarantini gli dedicarono la nuova Cattedrale (la più antica di Puglia) e lo eressero a Patrono della cittàDal 1151 le reliquie del Santo irlandese, che per le sue origini è conosciuto  come Protettore dei Forestieri, sono conservate in un’urna d’argento nel transetto destro della Cattedrale, poi divenuta l'opera barocca di grande pregio nota ai tarantini come “Cappellone”. 

CELEBRAZIONI Le celebrazioni per la festa di San Cataldo cominciano la sera dell'8 maggio con la cerimonia d'u pregge (privilegio), ossia la consegna, da parte delle autorità religiose, della statua del Santo nelle mani del Sindaco. Successivamente l'effigie viene portata a bordo della nave Cheradi della Marina Militare ed ha così inizio la suggestiva processione a mare con al seguito una moltitudine di imbarcazioni, pescherecci e motoscafi. Il momento culminante della manifestazione coincide col passaggio del corteo dal canale navigabile, tra i fuochi d'artificio e il suono delle sirene delle barche. Dopo l'attracco in via Garibaldi, nella Città vecchia, la statua viene portata in processione tra i vicoli, fino al rientro in Cattedrale. Il 10 maggio si celebra la messa solenne nel duomo e a seguire la processione a terra fino alla chiesa del Carmine, prima del rientro nella Cattedrale. 

EVENTI PARALLELI Alle solenni celebrazioni si affianca, dal 1986, Il Palio di Taranto, tradizionale gara di barche a remi rappresentanti i sei rioni della città. La manifestazione ha luogo il pomeriggio dell’8 e, in seconda battuta, nella terza domenica di luglio e consiste nell’effettuazione del periplo del Borgo antico, fra Mar Piccolo e Mar Grande, con traguardo sotto al ponte Girevole. Alla gara dei Rioni sono abbinati il Trofeo Interforze e quello delle canoe. 

CURIOSITA’ Sebbene San Cataldo sia il più celebrato dai tarantini, non è l’unico patrono della città. Gli altri sono l’ImmacolataSant’Egidio da Taranto. Alla prima è attribuito il miracolo di aver salvato i tarantini dal tremendo terremoto del 7 dicembre del 1710. Sulla sua statua, conservata nella chiesa di San Michele in Città vecchia, si può ammirare la particolare posizione delle mani con la quale, si dice, mitigò gli effetti della catastrofe (vedi QUI). A Sant’Egidio, la cui casa natale è visitabile al pendìo Lariccia nel centro storico, è dedicato un piccolo museo nella chiesa di San Pasquale, in c.so Umberto. Sant'Egidio è divenuto compatrono della città nel 1919 per volere di mons. Marzella. 
DETTO POPOLARE A San Cataldo finisce il freddo e comincia il caldo!

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