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sabato 8 febbraio 2014

COM'E' ANDATA - Il Convegno "Il futuro della memoria: Taranto, cultura, sviluppo" col Ministro Bray

Il convegno di questa mattina.
Conferenza di Confindustria sul "Futuro della Memoria", stamane in Università, ex convento di San Francesco. Tante le relazioni in programma, tutte interessanti anche se non sempre caratterizzate da proposte concrete. Importanti i riferimenti, fatti da diversi relatori, alla straordinarietà del nostro patrimonio archeologico ed architettonico: ricordarlo non è mai inutile (il Ministro Bray ha parlato del MArTa come di una delle raccolte archeologiche più importanti al mondo). Ecco alcune delle "novità" emerse dall'incontro: il soprintendente La Rocca, oltre a confermare la fine dei lavori al Museo entro l'anno, ha annunciato che è allo studio la realizzazione di un parco archeologico urbano che riprenda e valorizzi quello, in abbandono, di Solito unito al circuito delle tombe a camera, di prossima riapertura. Come già detto nell'intervista concessa a TargatoTa la scorsa settimana, sono in corso i lavori di restauro dell'ex convento di Sant'Antonio,
che ospiterà reperti archeologici e mostre temporanee. Inoltre, questa estate è previsto nel chiostro del museo uno spettacolo del festival della Valle d'Itria. I professori Siciliano e Volpe, archeologici delle università di Lecce e Foggia, hanno entrambi sostenuto l'inutilità di tre scuole di specializzazione in archeologia fra Matera, Bari e Lecce, auspicandone solo una, con sede a Taranto. Un annuncio, forse, un po' "shock", visto che prima di aprire una scuola di specializzazione occorrerebbe istituire un corso di Laurea specialistico in archeologia - attualmente gli studenti che conseguono la triennale in beni culturali a Taranto sono costretti a trasferirsi per terminare gli studi. Novità importanti per la biblioteca dell'Istituto Magna Grecia: a breve sarà pronta una sede provvisoria a palazzo D'Aquino, in ambienti gentilmente concessi dal Rettore, nell'attesa che si adegui palazzo Delli Ponti. Rilanciata ancora una volta l'idea di un grande polo umanistico nel quale far confluire anche i volumi della soprintendenza e quelli, in pericolo di "trasloco", del Liceo Archita. Infine, il lungo intervento del ministro, durato circa trenta minuti. Attenzione puntata sulla necessità di rilanciare la cultura come motore di un nuovo sviluppo "rispettoso delle storie e dell'ambiente di questa città". Bray ha anche letto un celebre passo di Pasolini che descrisse la Taranto degli anni '50 come una "città perfetta" che "brilla sui due mari come un gigantesco diamante in frantumi". In ultimo, la notizia che presto sarà istituito un tavolo di lavoro presso il ministero nel quale si delineeranno le azioni e le risorse da mettere in pratica per la salvaguardia ed il rilancio di Taranto vecchia. "Ce la metterò tutta" per Taranto, ha concluso Bray.

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