Il primo
novembre ricorre il terzo anniversario dell’apertura di Cibo per la Mente, il
primo caffè letterario di Taranto. Situato nel prestigioso palazzo
Gennarini, nel cuore della Città Vecchia, è nato grazie alla coraggiosa iniziativa di due sorelle, Barbara e Claudia
Lacitignola.
Antropologa la prima, archeologa la seconda, si sono messe in
gioco seguendo una passione, che per Taranto è stata anche una scommessa:
quella di coniugare cibo e cultura, l’uno come espressione dell’altra. La
scelta di operare in Città vecchia è stata la più rischiosa, ma anche la più coerente,
in quello che è il cuore storico e artistico della nostra città. Un’iniziativa
che è essa stessa un importante contributo alla rinascita dell’Isola e che perciò
non può che essere visto con fiducia da chi
chiede cambiamento. L’atmosfera è esattamente
quella che ci si aspetta di trovare nel centro storico. Un’accoglienza che
favorisce la conversazione, fra un buon muffin fatto in casa e un sorso di
caffè caldo. Tanti gli eventi costruiti in questi tre anni fra presentazioni di
libri, incontri, cene a tema, mostre e buona musica. Ad arricchire il contesto
la bellissima piazzetta Delli Ponti, sul retro del palazzo, a ridosso della
scalinata di postierla Immacolata che porta dalla marina direttamente su via
Duomo. Una valorizzazione che passa da qualità e relazioni, ovvero quanto di
più Taranto ha bisogno. Ne abbiamo parlato con Barbara, l’”antropologa dalle
mani in pasta”, come ama definirsi, alla quale abbiamo chiesto un bilancio di
questa bella avventura. Un incontro sulla scrittura creativa (ph credit Annachiara Suma) |
Ciao Barbara, siamo al terzo anno di
attività di Cibo per la Mente, una tappa che salutiamo con grande piacere, dal
momento che teniamo moltissimo alla rinascita dell’Isola. Allora come va la
scommessa?
Si trattava di
una triplice sfida: fare business con la cultura, farlo in un contesto
particolare come la città vecchia di Taranto, e farlo da donne. Io ritengo di
averla vinta vedendo a Cibo per La Mente un pubblico eterogeneo, dai professori
della vicina Università, agli abitanti del quartiere, che ci hanno adottato.
La formula
degli incontri davanti a un caffè e una crostata fatta in casa è stata
innovativa per Taranto, quali sono gli eventi che vi stanno dando più
soddisfazione?
La nostra cifra stilistica prevede di
scegliere autori e artisti non solo locali, e questo non sempre paga in termini
di pubblico…ma continuiamo la nostra ricerca, che è il motore di chi vuole fare
un lavoro di questo tipo. La musica dal vivo e i dj-set, nella suggestiva Piazzetta Delli Ponti, su
via Duomo o nella sala con le nicchie, sono diventati appuntamenti fissi per i
nostri amici /clienti. Anche la scelta del food home-made non è stata recepita
facilmente (continuavano a chiedere i cornetti la mattina..), ma poi il pubblico
si è affezionato alla nostra maniera di fare cibo, dalle cene etniche e a tema,
allo street-food.
La popolazione
della città vecchia è omogenea, sociologicamente parlando. La delinquenza c’è, inutile
negarlo, ma ci sono anche i professionisti che hanno deciso di venire ad
abitare qua, e i residenti storici, molto lontani (almeno in via Duomo) dal
sottoproletariato di cui si favoleggia. Noi ci siamo sentite adottate, anche
per come ci siamo poste, non in maniera invasiva, nemmeno commercialmente (la
nostra è una proposta originale, unica nel suo genere, che non entra in
conflitto con altre realtà presenti in città vecchia, con le quali, comunque,
cerchiamo di fare rete.
Insomma, possiamo consigliare a chi ci stesse
pensando che si può venire ad aprire un’attività nel cuore della Taranto
antica?
Il concerto della Greco Ensamble (ph credit Maria R. Suma) |
Certamente. Suggerisco
però di uscire da logiche assistenzialistiche, aspettare aiuti da… Ci hanno definite “eroine”, me e mia
sorella Claudia. Perché abbiamo investito in città vecchia. Due donne, che non
vengono dal mondo dell’imprenditoria, ma che appartengono a quello della
“cultura”, che creano il primo caffè letterario a Taranto. In un palazzo
storico. In città vecchia. (Che qualcuno chiama Borgo Antico, quasi a voler
ingentilire, sdoganare…ma quello è, l’Isola.)
Locali,
eventi, Università, sempre più gente attraversa il ponte girevole al di là
della Settimana Santa e pare davvero che si inizi a comprendere che il futuro
di Taranto deve guardare al suo passato… come vedi la situazione attuale e il
futuro dell’Isola?
Certo è che questo dovrebbe
essere un distretto dell’intrattenimento, dalle proposte enogastronomiche a
quelle culturali, musicali…in grado di attrarre turisti e tarantini. Ma… Ma lo
vogliamo tutti? Eh già, perché la “rinascita” “riqualificazione urbana e sociale”
tanto sbandierata si arena, arranca. Attenzione, non per colpa dei motorini
selvaggi o di sottoculture contrarie al cambiamento/miglioramento. No. Si
tratta di fuoco amico. Di intellettuali snob che si sono auto-ghettizzati nel
quartiere, ma che non interagiscono con esso.
Claudia e Barbara nel 1° anniversario di Cibo per la Mente (ph credit Maria R. Suma) |
Con voi ha
scommesso anche la sig.ra Gennarini, da anni in cerca del miglior utilizzo per
il suo edificio-gioiello. Immaginiamo sia contenta di ospitare questo angolo di
speranza per l'Isola... Cosa bolle in pentola per Cibo per la Mente?
La
dottoressa Gennarini ci sostiene, così come quelli che capitano a Cibo per la
Mente, e le loro parole d’incoraggiamento sono per noi linfa vitale. Cibo per
la Mente sta diventando da book-bar a risto-book: sarà possibile gustare piatti
tipici del territorio o etnici. In occasione del suo terzo
anniversario, il caffè letterario in collaborazione con Michele Tursi, presenta
“Pugni Chiusi”, mostra fotografica a cura di Maria Rosaria Suma sulla palestra
di pugilato Quero-Chiloiro. Maria R. Suma ha
voluto con questa esposizione documentare la palestra come scuola di vita, come
luogo impregnato di sudore e fatica, come un tempio dove imparare la nobile
arte.Intanto abbiamo realizzato un video con 2501 immagini, tra
locandine, eventi, amici e foto di quanti, almeno una volta, sono passati di
qui. Domenica 1 Novembre vi aspettiamo per stare ancora
insieme.