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lunedì 19 ottobre 2015

CULTURA - Taranto nella puntata di Ulisse di sabato scorso

Ecco la puntata di "‪#‎Ulisse‬" dedicata alla parte meridionale della Puglia, andata in onda ieri. Giorni fa avevamo espresso i nostri timori in merito alla possibilità che ci fosse destinato poco spazio; dopo la visione del programma dobbiamo però riconoscere che la durata dei servizi dedicati a Taranto è stata congrua, forse perfino maggiore che nelle nostre aspettative più ottimistiche. Se una critica si può fare è però in merito alle scelte tematiche. Bene i servizi sui delfini e le cozze, ma ancora troppo poco lo spazio dedicato al patrimonio culturale della cittá, nonostante i riscontri entusiastici che il MArTa ha suscitato nella stessa redazione del programma. Solo un cenno per il Castello Aragonese, città vecchia pressoché dimenticata; in compenso però un lungo servizio dedicato alla Marina Militare, francamente evitabile. Certo, noi
ci mettiamo del nostro. Lo sfacelo dell'Isola non invita ad approfondire la sua conoscenza, così come l'inaccessibilità di una parte considerevole del patrimonio archeologico. Magari quando (e se) saremo in grado di scavare le domus di Villa Peripato e l'area dei giardini Capecelatro o quando faremo riemergere i resti cospicui dell'anfiteatro, il buon Alberto Angela sarà lieto di passarci mezz'ora come ha fatto in quello di Lecce, in un monumento che - è bene ricordarlo - fu pesantemente ricostruito negli anni '40. In definitiva possiamo ritenerci parzialmente soddisfatti: ci aspettavamo di meno, ma vogliamo di meglio.

P.s. Maria d'Enghien viveva a Lecce, ma era pur sempre principessa di Taranto, ed è a ‪#‎Taranto‬ che si sposa - come noto proprio nel Castello. Dal fugace cenno che la trasmissione ne ha fatto ieri è come se il Principato non fosse mai esistito... Certo, noi ci mettiamo del nostro. Lo sfacelo dell'Isola non invita ad approfondire la sua conoscenza, così come l'inaccessibilità di una parte considerevole del patrimonio archeologico. Magari quando (e se) saremo in grado di scavare le domus di Villa Peripato e l'area dei giardini Capecelatro o quando faremo riemergere i resti cospicui dell'anfiteatro, il buon Alberto Angela sarà lieto di passarci mezz'ora come ha fatto in quello di Lecce, in un monumento che - è bene ricordarlo - fu pesantemente ricostruito negli anni '40. In definitiva possiamo ritenerci parzialmente soddisfatti: ci aspettavamo di meno, ma vogliamo di meglio. P.s. Maria d'Enghien viveva a Lecce, ma era pur sempre principessa di Taranto, ed è a ‪#‎Taranto‬ che si sposa - come noto proprio nel Castello. Dal fugace cenno che la trasmissione ne ha fatto ieri è come se il Principato non fosse mai esistito...



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