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venerdì 10 febbraio 2012

SVILUPPO – Tavoli, progetti e contrasti nel futuro di Taranto

L'aeroporto di Taranto-Grottaglie.
Giornate di contrasti queste ultime due in riva allo Ionio; stridenti, se mettiamo a confronto intenzioni e azioni. Ma andiamo in ordine. Mercoledì scorso il presidente della Provincia Florido e il sindaco Stefàno si sono recati a Roma per chiedere l’apertura di un “Tavolo per Taranto” presso il ministero dello Sviluppo Economico, con l’auspicio di un importante coinvolgimento di quelli della Difesa per trattare delle dismissioni delle aree demaniali e di quello dell’Ambiente per le bonifiche. Ad attendere i nostri rappresentanti non il Ministro Passera, ma il capo di gabinetto Torsello, il quale si è limitato ad un generico apprezzamento per l’iniziativa e una disponibilità tutta da verificare. Ieri è stata formalizzata la richiesta con una lettera congiunta di cui a breve si spera di avere riscontro. Ecco però il primo contrasto: da un lato si va a Roma a chiedere le bonifiche, dall’altro si concede il raddoppio e l’incenerimento di rifiuti inquinanti alla Cementir, più quelle in d’arrivo all’Eni, che faranno di mar Grande un’immensa petroliera e chissà cos’altro ancora. Nel chiederci a cosa potranno servire queste bonifiche se non si chiude prima il rubinetto delle emissioni, facciamo appena notare che le nuove concessioni alle industrie sono pressoché certe, le bonifiche no. Andiamo avanti col secondo contrasto. Due giorni dopo la riunione presso il ministero per lo Sviluppo Economico, il suo titolare Passera, nell’ambito di un piano di razionalizzazione degli aeroporti, dichiara la probabile chiusura dello scalo di Grottaglie, in quanto rientrante fra quelli definiti “complementari”, cioè quelli che per restare operativi, dovranno passare in gestione agli enti locali. Pessimo inizio per il nascente “Tavolo per Taranto”. Non l’unica tegola per l’Arlotta, continuo bersaglio della Regione. L’ass. regionale ai Trasporti Minervini, infatti, continua ad esaltare la bontà del progetto “Log-in” pensato per lo sviluppo industriale dell’Arlotta. Appunto, industriale e non commerciale. Ma Minervini è l’ass. ai Trasporti o allo Sviluppo Economico? Insomma se la domanda è: “come migliorare la raggiungibilità di Taranto e agevolare la mobilità dei tarantini” e la risposta è un insediamento industriale, non c’è qualcosa che non va? Vallo a spiegare a rappresentanti e sindacati locali. La novità in merito giunge da un’indagine condotta dal Comitato Taranto Futura (leggi QUI), dalla quale viene fuori che l’Aerotecsys, l’azienda di manutenzione per velivoli che si intende impiantare a Grottaglie, ha aperto i battenti nel dicembre 2011 e risulta ancora inattiva! Se non è un altro contrasto questo… Consoliamoci però guardando all’unica componente che in questo momento pensa davvero al bene del territorio, ossia la società civile. Ieri mattina infatti è decollato da Grottaglie un altro charter organizzato dall’ass. Tarantovola, stavolta per Lourdes, alla faccia di chi ci vuole piccoli e silenti. QUI trovate il reportage fatto dal Movimento Aeroporto Taranto. La dimostrazione, semmai ve ne fosse ancora bisogno, che per cambiare questo territorio servono…i tarantini.

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